10 femminicidi nel primo mese dell’anno. “Emergenza femminicidi in Italia” titola l’Osservatore romano, unico giornale a preoccuparsi di fare un punto di questo fenomeno, un dramma, un’urgenza, forse ancor più che un’emergenza. 

[di Lorella Beretta per Libere Sinergie]

Riassumiamo i casi fin qui, 2 febbraio 2020. Un mese dall’inizio di un nuovo anno che si apre con la solita statistica: una donna uccisa in famiglia ogni tre giorni. A queste si aggiunge il quotidiano stillicidio di maltrattamenti, persecuzioni, tentati omicidi che emergono dal silenzio. A volte dopo anni. A volte dopo una vita. 

I femminicidi di inizio 2020

🔫 A Mussomeli, Caltanissetta, un uomo ha ammazzato la compagna, che aveva deciso di chiudere la relazione, e la di lei figlia di 27 anni. Poi si è suicidato. “Un bravo ragazzo”.

🔫 A Mazara del vallo un uomo ha massacrato per tre giorni, fino al decesso, la moglie. In 20 anni di maltrattamenti la donna aveva ripetutamente presentato ma poi ritirato denunce nei confronti del marito. “Non facciamo mai abbastanza”.

🔫 A Bolzano un uomo è stato arrestato per l’omicidio della propria compagna, o moglie, una 28enne incinta di 8 mesi, trovata senza vita sul letto di casa. “Era incinta ma è stata uccisa dal padre del figlio che aspettava”.

🔫 Nel bresciano un uomo ha confessato di aver ucciso un’amica, dopo averla violentata. Il corpo della donna, 38 anni, era stato ritrovato in un bosco dopo due giorni di ricerche seguite alla denuncia della sua scomparsa. “La violenza sessuale e poi l’omicidio. Da parte di un amico”.

🔫 Ad Alghero, un uomo è in stato di fermo dopo il ritrovamento del cadavere della sua fidanzata, scomparsa un paio di mesi prima. Lui ha finto dolore, le lanciava appelli via social, invece si era sbarazzato del suo corpo. Il movente dell’omicidio potrebbero essere i soldi di lei. 

🔫 A Genova un uomo ha ucciso l’ex moglie, trovata senza vita nell’appartamento ai Marazzi nel quale stava lavorando. Poi ha tentato di suicidarsi. La polizia lo ha trovato ferito sul luogo dell’omicidio. Erano sposati da 25 anni.

🔫 A Valenza, nell’Alessandrino, un uomo è stato fermato dai carabinieri per l’omicidio della ex, 42 anni, trovata morta venerdì con ferite alla testa nella sua abitazione. La donna aveva interrotto la loro relazione. La maestra uccisa e l’aggravante della crudeltà.

🔫 A Brindisi un uomo è accusato di omicidio colposo per la morte della moglie, 46 anni,  uccisa nella loro abitazione con un colpo di pistola. Un colpo al braccio e uno al torace.

🔫 A Mascali, un uomo di 90 anni ha ferito mortalmente con colpi di bastone la moglie di 79 anni. La donna è deceduta due giorni dopo il ricovero per fratture multiple e trauma cerebrale. Una vita di botte col marito assassino.

L’allarme all’apertura dell’anno giudiziario

I femminicidi avvenuti nel bresciano si sono meritati una “particolare menzione” nella relazione di inaugurazione dell’anno giudiziario al Tribunale di Brescia: 15 casi nel distretto nell’ultimo anno, di cui l’ultimo che ha portato alla morte di Francesca Fantoni.

Già il Procuratore generale della Cassazione Giovanni Salvi nella sua relazione pochi giorni prima aveva definito i femminicidi una “emergenza nazionale”.

La violenza contro le donne e i tentati femminicidi nelle Marche segnano addirittura un +167%. Va peggio in Sicilia dove il presidente della corte d’Appello di Palermo, Matteo Frasca, ha riportato i sedici femminicidi avvenuti nel 2019, contro i tre del 2018:  +433 per cento. Nel territorio di Avellino, si sono contati un omicidio e cinque tentati omicidi nei confronti di donne. Anche a Bologna i vertici degli uffici giudiziari hanno lanciato l’allarme: mentre calano gli omicidi, oltre la metà – il 54% – ha come vittima una donna. Nel 2019 sono aumentati del 13,4% i processi per violenza sessuale e per reati di genere. Per il Procuratore generale Ignazio De Francisci “pessimi segnali. Cresce la violenza contro le donne e in famiglia”. 

I tentati femminicidi, dalle pagine locali dei quotidiani italiani

Sfogliando i giornali di domenica 2 febbraio, che riportano questi dati, il bollettino di guerra si riempie di tante brevi nelle cronache locali, reiterati casi di violenze, tentati omicidi che compongono questa “emergenza” ignorata nel suo complesso. 

Sul Resto del Carlino “Tenta di dar fuoco alla casa dell’ex, fermato” il titolo al gesto per fortuna fallito di un uomo di 49 anni che voleva dare fuoco alla casa della compagna. “Con l’aiuto di una bombola di gas ha incendiato il motorino della figlia di lei”: la donna ha chiamato la polizia che ha colto l’uomo in flagranza di reato e l’ha arrestato. Sempre a Rimini è stato disposto il divieto di avvicinamento all’abitazione per un uomo di 59 anni uso a prendere a “schiaffi, pugni e sediate la moglie e i figli, con minacce di morte armato di coltelli”. 

Divieto di avvicinamento anche per un cinquantenne di Vallo di Diano: in un’occasione la moglie – sistematicamente picchiata  davanti alle figlie – aveva riportato un trauma cranico, in altre occasioni aveva subito la minaccia di essere buttata giù dalla finestra. Ne scrive Il Mattino nella cronaca di Salerno. 

Un allontanamento è stato disposto anche nel foggiano nei confronti di un uomo di 80 anni che aveva urlato al prete durante la messa di non dare la comunione alla moglie, accusandola di tradimento. L’intervento delle autorità è avvenuto dopo anni di maltrattamenti e dopo la denuncia presentata dalla figlia della coppia, mentre l’anziana madre continuava a sostenere che tutto andasse bene. Fino alla plateale sceneggiata dell’anziano, nel mezzo della chiesa cittadina. Ne scrivono i vari giornali pugliesi e si segnala un opportuno titolo sulla Gazzetta del Mezzogiorno: “Se nel foggiano la gelosia non ha età”

Su La Nuova Sardegna due casi raccontati, uno recente e uno di un processo in corso: il primo riguarda un 30enne arrestato a Ozieri dopo che aveva picchiato e minacciato la compagna davanti alle bambine piccole. L’altro articolo riporta la testimonianza in aula giudiziaria di una donna che ha accusato il marito di averla picchiata e minacciata mentre era incinta: l’uomo le aveva detto: “Ti faccio abortire”. “Mi ha alzato le mani solo in due occasioni, ma sentivo comunque di dovermi proteggere e proteggere il nostro bambino”, ha detto davanti ai giudici. 

 

Da La Sicilia, 2 febbraio 2020

 

Su La Sicilia, invece, l’appello di una 35enne di Paternò, madre di sei figli, che ora teme per l’uscita dal carcere del marito dal quale ha subito botte e umiliazioni fino alla denuncia. “Fra poco lui esce dal carcere, ho paura per me e i miei figli”. 

Da Il Giorno, pagine pavesi: “Serata di follia per pestare la ex. Doppio arresto”: gli arrestati sono un ragazzo di 24 e il padre che con lui lanciava bottiglie contro gli agenti chiamati dalla ex compagna del giovane dopo che era stata picchiata e chiusa fuori di casa. Il ragazzo aveva anche preso in braccio il loro bambino, usandolo come scudo. A Poggibonsi invece le bottigliate un uomo le lanciava contro la convivente: al culmine dell’ennesima lite lei ha chiamato la polizia che lo ha arrestato, come riporta La Nazione di Siena. 

“Perseguita la ex, 77enne in arresto”: sulle cronache campane, l’intervento dei vigili del fuoco che hanno spento un principio d’incendio in un appartamento nel quale si trovava una donna. In stato di agitazione la vittima ha denunciato l’anziano ex per atti persecutori, molestie, violenze e quest’ultimo tentato omicidio. 

E poi, su Il Giornale di Sicilia – “Minaccia la moglie, arrestato a Vittoria” – su La Nuova Venezia – “Fa ricerche su Google per sfregiare la compagna e finisce in carcere” – su La Voce di Rovigo – “Minaccia la ex e finisce in manette: arrestato 29enne, non accettava la fine della storia” –  su Il Messaggero – “Cittaducale, minaccia la moglie di morte: denuncia e allontanamento”. 

La Nuova Sardegna riporta anche un fatto ulteriormente inquietante, l’uso dei fotomontaggi sui social per crearsi un alibi: è quanto ha fatto Massimiliano Farci, arrestato il 3 gennaio per l’omicidio di Speranza Ponti. Con un post su Facebook l’uomo aveva finto che la fidanzata, ricercata dopo la denuncia di scomparsa da parte dei familiari, si trovasse in Spagna. Invece l’aveva uccisa e gettata tra i rifiuti. 

Così solo oggi, 2 febbraio 2020, sui giornali italiani, negli angoli di tutto il Paese.