Buon Ferragosto! Qualche giorno di pausa e Libere Sinergie torna con nuovi e vecchi progetti, sempre per sradicare stereotipi, pregiudizi, sopraffazioni che colpiscono le donne. In qualunque forma si manifestino. 

📌  AmAbilità

Riprendiamo poco prima della fine di agosto con AmAbilità tornando a colorare le saracinesche dei negozi di Milano per dire NO alla violenza di [ogni] genere contro le donne. AmAbilità è un progetto di Libere Sinergie con il patrocinio e il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari Opportunità e i Diritti Umani: coordinato da Martina Sironi, il progetto vive anche della sinergia con tante realtà attive sul territorio. 

AmAbilità prevede la realizzazione, a Milano, di panchine rosse, saracinesche e murales che siano di supporto al contrasto alla violenza di genere. L’obiettivo è raggiungere il maggior numero possibile di persone; la sfida è arrivare anche a chi non sopporta di vedere immagini violente, a chi pensa che la violenza sia solo fisica, a chi pensa che l’amore per forza ferisca; l’intento è rivolgersi soprattutto alle nuove generazioni, studenti e non, che possono fare ed essere la differenza; lo scopo è trasmettere un messaggio positivo, provare quindi un nuovo approccio, una nuova chiave di lettura.

 

Le saracinesche disegnate [link]

Saranno in tutto 20, forse di più. Libere Sinergie realizza questa parte di AmAbilità in collaborazione con IED Milano: a coordinare studentesse e studenti dell’Istituto Europeo di Design sono i docenti Giuseppe Liuzzo e Davide Sottile. Finora sono 8 le saracinesche che si sono “illuminate” di colori, forme e parole a esprimere messaggi positivi che indichino alle donne le diverse vie di uscita dalla violenza e che ricordino a tutti quanto sia necessario combattere sempre contro ogni discriminazione. A fine agosto verrà realizzata la nona. Entro fine anno tutti i disegni selezionati dalla giuria verranno riprodotti dai loro autori direttamente sulle serrande. 

 

I murales [link]

Saranno in tutto 4 i murales di AmAbilità, tutti pensati e realizzati dagli artisti Nabla and Zibe. I graffiti sono stati concepiti come singoli elementi di un unico messaggio, un abbraccio intorno alla città contro la violenza sulle donne. Finora si possono osservare i primi due. Uno si trova sul muro del Pacta dei Teatri Salone, in via Ulisse Dini, e riproduce il volto di Franca Viola, prima donna a essersi ribellata, nella Sicilia degli anni ‘60, al matrimonio riparatore dopo una violenza subita. Il secondo, concluso a inizio agosto dopo la fine del lockdown, ha come protagonisti Marie Curie e Denis Mukwege, uniti da una grande forza d’animo e dal riconoscimento del premio Nobel: il murale ha trovato ospitalità in via Sammartini, su un muro che costeggia la ferrovia, grazie alla concessione di Grandi Stazioni e alla collaborazione di Gruppo FAS – C’è vita attorno ai binari

 

Le panchine rosse [link]

Diventate simbolo mondiale contro le violenze, le panchine rosse di AmAbilità si andranno ad aggiungere alle altre già presenti sul territorio milanese per rafforzare il messaggio di presenza e di solidarietà con le vittime degli abusi di genere. 

Le prime quattro panchine sono state dipinte nella settimana 11/15 settembre al Gratosoglio rispettivamente in: capolinea tram 3, via dei Missaglia/via Saponaro; Anello di via dei Missaglia; PACTA Salone; Biblioteca Chiesa Rossa. 

 

📌 Tanto a me non capita…

Tanto a me non capita… è un progetto dedicato alla denuncia della violenza psicologica sulle donne, in tutte le forme che prende nella realtà. 

Il titolo nasce da un pensiero che ciascuna di noi ha. Intimamente. Inconsciamente. Un po’ perché davvero ritiene di essere immune da certi fatti, un po’ perché è un mantra per negare che sia invece capitato. A molte, invece, capita. 

Tanto a me non capita… è una mostra fotografica, dibattiti e una performance teatrale di denuncia delle violenze psicologiche. Lo spettacolo teatrale tornerà in scena a Milano il 19 settembre 2020, nell’ambito dell’iniziativa del Comune di Milano “I talenti delle donne”. Si ringrazia il presidente del Municipio 5, Alessandro Bramati, per il costante sostegno alle attività dell’associazione e per il patrocinio e il contributo al Teatro Pacta per la rappresentazione dello spettacolo.

📌 Com’eri vestita? 

Com’eri vestita? è la domanda che puntualmente, in tutto il mondo, le vittime di violenza si sentono fare dopo la denuncia di stupro. È una colpevolizzazione implicita, sottintesa. È un pensiero recondito e diffuso. È un dettaglio che non manca nelle cronache giornalistiche come nelle indagini degli inquirenti, negli interrogatori dei magistrati. 

What Were You Wearing, Com’eri vestita? è la mostra che racconta storie di abusi poste accanto agli abiti in esposizione che intendono rappresentare, in maniera fedele, l’abbigliamento che la vittima indossava al momento della violenza subita.

Com’eri vestita? è diventato un progetto di denuncia realizzato per la prima volta nel 2013 dall’Università dell’Arkansas – What were you wearing? – sulla base delle testimonianze raccolte dalle professoresse Jen Brockman e Mary Wyandt-Hiebert. Libere Sinergie ha importato la mostra in Italia e l’ha contestualizzata alla realtà italiana, ricevendo il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Dipartimento delle Pari Opportunità del Consiglio dei Ministri. Sono oltre 100 le tappe in tutta Italia toccate in due anni. Da luglio 2020 il viaggio prosegue in collaborazione con Amnesty International Italia nell’ambito di #iolochiedo, la campagna di sensibilizzazione sull’importante tema del consenso. 

 

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Libere Sinergie è un’associazione culturale impegnata nella prevenzione e nel contrasto di ogni forma di violenza e di discriminazione fondate sulla differenza di genere.

Libere Sinergie promuove lo sviluppo di una cultura che superi stereotipi e pregiudizi, per contribuire a creare una società nella quale vengano valorizzate le pari opportunità in ogni ambito privato e pubblico.