È partito a Milano il terzo step del progetto AmAbilità di Libere Sinergie, finanziato e patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Pari Opportunità e coordinato da Martina Sironi in collaborazione con lo IED: dalle periferie al centro, studentesse e studenti dell’Istituto Europeo di Design dipingono le serrande dei negozi in un percorso in cui la Street Art incontra una nuova sensibilizzazione. Il progetto di concluderà a novembre. 

 

 

Un ombrello sotto il quale ripararsi dalle tante forme della violenza; un cuore libero, come tutti i cuori; un gruppo di donne. Sono i primi tre di una ventina di disegni che verranno realizzati sulle saracinesche  una ventina di saracinesche di Milano per gridare, alla luce del sole, il no alla violenza sulle donne. Tutti i disegni sono espressione originale degli studenti ed ex studenti dell’Istituto Europeo di Design, selezionati da una giuria e ora in fase di realizzazione.

Così, il ristorante A casa di Ruccialle Terrazze, lo studio di architettura di Donatella Ronchi in via Comune Antico angolo De Marchi e il bar Vecchia Sciesanellomonima via nei pressi di Piazza Cinque Giornate (che ospita anche la sede di IED Milano) hanno visto le proprie saracinesche illuminarsidi colori, forme e parole a esprimere messaggi positivi che indichino alle donne le diverse vie di uscita dalla violenza che subiscono, spesso in modo non conscio, e che ricordino a tutti quanto sia necessario combattere sempre contro ogni discriminazione. Autrici dei primi tre artwork sono rispettivamente Francesca Cassani, Suzan Amato e Chiara Colturi. A coordinare studentesse e studenti IED sono i docenti Giuseppe Liuzzo e Davide Sottile

Attraverso gli artwork delle studentesse IED e la collaborazione di negozianti e artigiani, si viene così creare un percorso di luoghi sensibili al tema molto riconoscibili, con lobiettivo di raggiungere il maggior numero di persone possibile tra genitori, cittadini, lavoratori e turisti, di tutte le età ma specialmente giovani e giovanissimi, per contrastare ogni violenza di genere e promuovere il rispetto. Per amplificare questultimo concetto, estendendolo anche allambiente che circonda, nel realizzare le opere vengono utilizzati solo gli smalti eco-sostenibili di Capoverde Bio.

“Il nome del progetto nasce dalla fusione di due parole: amare e abilità”, spiega la coordinatrice Martina Sironi. “È un progetto che riguarda appunto l’abilità di amare ma anche in un certo senso l’abilità di farsi amare rispettando sé stessi e gli altri. È un progetto che in chiave artistica e grafica vuole ricordare che l’amore e il rispetto non sono a intermittenza. È un progetto che vuole rafforzare l’informazione sul territorio e il supporto a chi ne ha bisogno. È un progetto che vuole ricordare a tutti cosa l’amore non è.”