Tanto a me non capita… è il pensiero che ciascuna di noi ha, intimamente. Inconsciamente. Un po’ perché davvero ritiene di essere immune da certi fatti, un po’ perché è un mantra per negare che sia invece capitato. 

A molte, invece, capita. Ed è bene sapere che siamo state, siamo e saremo in tante. E che quindi non c’è nulla da nascondere. Stiamo parlando della violenza, quelle psicologica, quella più difficili da riconoscere. Innanzitutto perché è meno evidente di una violenza fisica. Poi perché si manifesta in infiniti modi, alcuni più sottili di altri. Una violenza che si insinua nelle azioni quotidiane. Una critica mascherata da complimento. Un suggerimento che nasconde un’accusa. È subdola perché presuppone un rapporto di fiducia esclusiva tra vittima e aggressore. Perché spesso quest’ultimo isola la vittima presentandosi come unico punto di riferimento affidabile; ed è in questo isolamento che invece agisce per distruggerne l’autostima e annientare ogni reazione. 

“Pensiamoci. Sul cellulare abbiamo tutti una serie di numeri d’emergenza che pensiamo possano esserci utili, prima o poi, come il medico, o il numero verde da chiamare in caso di smarrimento della carta di credito. Ripassate mentalmente la vostra rubrica: chi ha, invece, il 1522? Chi conosce il numero verde al quale denunciare stalking e violenze? Io non conosco nessuno che lo abbia in memoria ”: l’esempio di Alessia Guidetti, presidente di Libere Sinergie, è sintomatico ed efficace. 

Tanto a me non capita… è l’occasione per parlarne ad alta voce, per dire, per dirci che non siamo sole. Per stigmatizzare i luoghi comuni e trovare anche le parole per dirlo.

Lo faremo per tre giorni – dal 22 al 24 novembre, allo spazio 10 di TheArtLand, alla Fabbrica del Vapore di Milano, via Procaccini 4 – con tre differenti proposte: 

una mostra fotografica originale, pensata e realizzata proprio con questo obiettivo: puntare le luci sulle varie manifestazioni della violenza psicologica;

due dibattiti con esperte ed esperti che quotidianamente lavorano su questo tema: entrambi gli incontri sono accreditati per la formazione dei giornalisti, grazie alla collaborazione dell’Ordine regionale. Perché pensiamo che i media abbiano un grande ruolo nel creare conoscenza, consapevolezza e un cordone sanitario attorno a un fenomeno diffuso eppure sconosciuto;

uno spettacolo teatrale, anche questo originale, che attraverso l’ironia mette in scena le più classiche situazioni di violenza psicologica. 

 

Tanto a me non capita, la violenza psicologica

 

“La violenza psicologica non lascia il segno sul corpo, ed è per questo che non ha voce. Le donne che la subiscono non vengono credute, lo temono e purtroppo è così, perché gli stereotipi e i luoghi comuni spesso distorcono la visione del problema; questo accade nei tribunali, nei comandi di polizia, negli studi medici e tra i parenti”, spiega Silvia Cattafesta, vicepresidente di Libere Sinergie e counselor. 

“Proprio perché non lascia ferite visibili a occhio nudo, la violenza psicologica è difficile da rappresentare, da fotografare”, aggiunge Antonio Occhiuto, fotografo, autore degli scatti che compongono la mostra. “Non è stato facile, ma ci tenevo a portare allo sguardo di tutti le storie di molte donne. Ci siamo basati su denunce vere, su casi veri e con un lavoro di squadra abbiamo ricreato quelle situazioni: la violenza economica, il controllo del cellulare, l’isolamento e la derisione, nel pubblico come nel privato. Sono soddisfatto del risultato collettivo e spero che servirà alle donne a sentirsi meno sole. Anzi, affatto sole”.  

La performance teatrale della domenica pomeriggio si basa su un testo originale di Annamaria Versienti, e sarà la stessa autrice a interpretare alcuni dei personaggi da lei tratteggiati. Anche lo spettacolo ha per titolo Tanto a me non capita…, con un sottotitolo che già ne anticipa il taglio: Uno sguardo ironico sulla violenza psicologica per riflettere, comprendere, informarsi. “Ripercorrendo una serie di casi veri, mettendo in risalto tratti reali classici, che si ripetono molto spesso simili a sé stessi e sempre con sfumature diverse, ho creato cinque situazioni di violenze psicologiche. Ho cercato di farlo con la leggerezza del paradosso e del disincanto, pur nella tragicità delle intenzioni e degli effetti”. 

Tanto a me non capita… è una proposta culturale di Libere Sinergie in collaborazione con Acea Odv, col patrocinio di Regione Lombardia  e Comune di Milano – Fabbrica del Vapore , con il supporto di Icet Studios, Studio di Architettura e Urbanistica Carbonell, Lyra Teatro, Tutti all’Opera e Fattoria Vittadini nell’ambito di Th!nkp!nk Festival II edizione | Milano

Come sempre dunque un lavoro in sinergia con tanti attori sociali e istituzionali. E, come in altre occasioni, con un’importante collaborazione con Acea Odv. Come dice il suo presidente, Michele Papagna, “Acea da oltre tre anni ha scelto di affiancare allo storico impegno per le giovani generazioni quello per la parità di genere e contro la violenza sulle donne, sostenendo con azioni concrete le realtà sociali e culturali innovative che lavorano sul territorio”.

Tutti gli eventi sono a ingresso libero.